Carissimo Marco, man mano i giorni passano, ci rendiamo conto che la tua assenza tra di noi si sentirà e sarà difficile da colmare. Ma, se il nostro cuore oggi piange e piangerà a lungo, non possiamo non guardare e ricordare con gratitudine quello che sei stato per noi.
Gratitudine. Questa è la parola che ci viene in mente pensando alla tua amicizia, agli anni trascorsi con noi.
Gratitudine per la tua voce, per il tuo talento che hai messo al servizio del Coro. Gratitudine per la tua passione per il canto e per la sua bellezza che hai trasmesso a tutti noi e a tutti coloro che ti hanno conosciuto e incontrato e che, in questi giorni, si sono fatti sentire e, increduli come noi, hanno pianto ricordandoti.
Gratitudine per la disponibilità che hai sempre avuto mettendoti generosamente al servizio del coro, con la tua competenza di contabile e con le tue capacità organizzative.
Gratitudine a te ma anche ai tuoi genitori che ti hanno messo al mondo e che, educandoti, hanno favorito la tua bontà d’animo, la tua capacità di ascolto e la tua semplicità.
Gratitudine a Monica che, pur nelle vicende dolorose che ha vissuto, ha condiviso e incoraggiato la tua passione.
Gratitudine al Destino che ci ha fatto incontrare, conoscere e condividere questo pezzo di strada insieme, in cui siamo diventati più amici. Quell’amicizia che ci ha permesso di godere di tanti momenti belli e ricchi di soddisfazione e di affrontare anche momenti di dolore con la consapevolezza di non essere soli.
E siccome tutto questo, che insieme abbiamo vissuto in questi sette anni, è ciò che ogni uomo desidera nella vita, anche se i nostri occhi oggi sono pieni di lacrime, il nostro cuore ti sarà sempre grato.
Ci mancherai, Marco. Ci mancherà la tua voce. Ci mancheranno la tua bontà d’animo e disponibilità. Mancherà a tutti la tua spontaneità e la tua vena inesauribile del post-concerto.
Ma siamo anche un po’ gelosi sapendo che adesso canti in un altro Coro, con Arrigo e gli altri amici che ci hanno lasciato, davanti a un vero Maestro.
Siamo sicuri che tu, dal Cielo, ci aiuterai a continuare questa avventura che si chiama Coro Delphum, perché, come dice Sant’Agostino:
“chi ha cantato di tutto cuore e con gioia,
ama quel che ha cantato,
ama il luogo in cui ha cantato,
ama Colui per il quale ha cantato,
ama, infine, coloro per i quali ha cantato.”
Ciao. E grazie, Marco.
8 febbraio 2014
I tuoi amici del Coro Delphum